Quest'anno il tempo è stato clemente, con un tiepido autunno addolcito ancor di più a Roma dalle sue classiche ottobrate.
Gli animali, che più di noi sono in sintonia con la natura, si sono adeguati concedendosi una seconda cucciolata, senza pensare che l'inverno era comunque alle porte. Così, quest'anno, le chiamate per ritrovamenti e recuperi di ricci in tenera età fuori stagione sono state in numero piuttosto alto rispetto agli altri soccorsi.
L'inverno alle porte e la tenera età mettono a rischio questi soggetti, che potrebbero non riuscire a superare con successo la cattiva stagione.
Un letargo controllato in piena libertà ma monitorato con offerta di cibo e controllo del peso durante i momenti critici, assicura la sopravvivenza di questi animali frutto di cucciolate tardive.
L'alimentazione è importantissima per garantire la buona salute: devono mangiare cibo vario e nutriente e contemporaneamente devono imparare a riconoscere come commestibile tutto quel che in natura poi dovranno cercare in funzione anche della stagione.
Questi due splendidi ricci sono stati i primi ad arrivare con Federica, la persona che li ha portati da noi per assicurare loro il ritorno a vita selvatica.
All'arrivo pesavano poco più di 150 grammi e ancora cercavano il biberon. Le prime 24h sono state tutta una scoperta: la prima fetta di mela, i primi giochi, la nuova casa all'aperto in mezzo all'erba...
Questa femmina di 200 grammi, soccorsa da Elisa (anche lei a ottobre) e curata per un brutto raffreddore dal Dott. Marchetti (uno dei nostri Veterinari), ha capito subito come funzionava l'accoglienza! Appena entrata nel rifugio esterno si è fatta posto nella paglia, impossessandosi di tutto quello che poteva, approfittando del fatto che era l'unica femminuccia. Ha scelto uno dei due fratelli e ha cominciato a leccargli il musetto per fare amicizia ma era troppo presto, lui ancora non la conosceva abbastanza, e si è chiuso "a riccio" dandole una capocciata!
Sono rimasta ad osservare la scena per 1 h tra il divertito ed il preoccupato ma poi mi sono resa conto che era tutto sotto controllo e che era meglio per tutti imparare da subito come rispettare i confini altrui...
E poi è arrivato Spillo, il più piccolo di tutti, soccorso da Sabrina a novembre. Ancora pesava solo 160 grammi, aveva una paura tremenda di tutto e si nascondeva sotto il più temerario dei fratelli, senza il quale non muove tutt'ora un passo.
Ringraziamo tutti quelli che hanno voluto e continuano a mandare piccole ma importanti donazioni per il mantenimento di questi quatto famelici ospiti.
Sabrina Calandra
Gli animali, che più di noi sono in sintonia con la natura, si sono adeguati concedendosi una seconda cucciolata, senza pensare che l'inverno era comunque alle porte. Così, quest'anno, le chiamate per ritrovamenti e recuperi di ricci in tenera età fuori stagione sono state in numero piuttosto alto rispetto agli altri soccorsi.
L'inverno alle porte e la tenera età mettono a rischio questi soggetti, che potrebbero non riuscire a superare con successo la cattiva stagione.
Un letargo controllato in piena libertà ma monitorato con offerta di cibo e controllo del peso durante i momenti critici, assicura la sopravvivenza di questi animali frutto di cucciolate tardive.
L'alimentazione è importantissima per garantire la buona salute: devono mangiare cibo vario e nutriente e contemporaneamente devono imparare a riconoscere come commestibile tutto quel che in natura poi dovranno cercare in funzione anche della stagione.
Questi due splendidi ricci sono stati i primi ad arrivare con Federica, la persona che li ha portati da noi per assicurare loro il ritorno a vita selvatica.
All'arrivo pesavano poco più di 150 grammi e ancora cercavano il biberon. Le prime 24h sono state tutta una scoperta: la prima fetta di mela, i primi giochi, la nuova casa all'aperto in mezzo all'erba...
Questa femmina di 200 grammi, soccorsa da Elisa (anche lei a ottobre) e curata per un brutto raffreddore dal Dott. Marchetti (uno dei nostri Veterinari), ha capito subito come funzionava l'accoglienza! Appena entrata nel rifugio esterno si è fatta posto nella paglia, impossessandosi di tutto quello che poteva, approfittando del fatto che era l'unica femminuccia. Ha scelto uno dei due fratelli e ha cominciato a leccargli il musetto per fare amicizia ma era troppo presto, lui ancora non la conosceva abbastanza, e si è chiuso "a riccio" dandole una capocciata!
Sono rimasta ad osservare la scena per 1 h tra il divertito ed il preoccupato ma poi mi sono resa conto che era tutto sotto controllo e che era meglio per tutti imparare da subito come rispettare i confini altrui...
E poi è arrivato Spillo, il più piccolo di tutti, soccorso da Sabrina a novembre. Ancora pesava solo 160 grammi, aveva una paura tremenda di tutto e si nascondeva sotto il più temerario dei fratelli, senza il quale non muove tutt'ora un passo.
Ringraziamo tutti quelli che hanno voluto e continuano a mandare piccole ma importanti donazioni per il mantenimento di questi quatto famelici ospiti.
Sabrina Calandra
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